ABBIGLIAMENTO ED ESCURSIONI: L'IMPORTANZA DELLO STRATO TERMICO

ATTREZZATURA DA TREKKING

Indossi ancora le vecchie camicie in flanella per le tue escursioni? Oppure, ancora peggio, quelle felpe pesanti che ti fanno sentire stanco dopo pochi chilometri? 

Bene, è il momento di fare una bella rivoluzione nel tuo guardaroba dedicato all’outdoor. Iniziamo proprio dallo strato termico, fondamentale per incrementare le tue performance e farti sentire comodo e al caldo per tutta l’escursione.

Che ne dici, vuoi saperne di più sull’argomento? Allora continua a leggere e scopri l’importanza dello strato termico per il trekking!

Strato termico e trekking: perché non puoi sottovalutarlo


I capi in flanella, fino ad una decina di anni fa erano i più usati dagli escursionisti. Tuttavia, risultavano abbastanza pesanti, non garantivano l’isolamento termico e in caso di pioggia rimanevano impregnati d’acqua per ore, rappresentando un vero e proprio pericolo per la salute. 

Oggi il mercato propone tante valide alternative: abbigliamento termico realizzato con fibre sintetiche, isolanti, leggere e resistenti. Uno dei materiali più usati è sicuramente il pile, in particolar modo il Polartec, una fibra formata da tanti peletti fatti di PET, lo stesso materiale usato per le bottiglie in plastica. 

Il pile è usato soprattutto per realizzare felpe, cuffie e guanti. E oggi rappresenta il materiale più usato per l’abbigliamento termico, grazie alle sue tante qualità:

  • è idrofugo
  • è isolante
  • si asciuga in fretta
  • è leggero
  • si comprime facilmente
  • è traspirante 

Tutte queste caratteristiche lo rendono perfetto per gli sport outdoor aerobici: il pile è molto leggero, non affatica il corpo, e mantiene la pelle asciutta perché è in grado di trattenere il calore lasciando evaporare il sudore.

Tra i prodotti più usati troviamo le felpe che non sono tutte uguali: alcune sono maggiormente adatte ai climi rigidi, altre possono essere indossate in autunno o nelle fresche serate primaverili. Tutto infatti dipende dal peso. Il pile leggero pesa in media 100 g/m2 e può essere usato anche come primo strato a contatto con la pelle o sopra l’abbigliamento intimo.

Al contrario, le felpe con un peso maggiore, intorno ai 200 g/m2 possono essere usate come strato termico medio. Se il peso aumenta, il pile diventa un ottimo strato esterno. 

Ma questo materiale avrà pur un difetto? Ebbene sì: non oppone una grande resistenza alle correnti d’aria, ecco perché è sconsigliato usare unicamente il pile in un ambiente molto ventoso. Le sue fibre farebbero passare l’aria provocando un abbassamento della temperatura corporea.

Per ovviare questo problema si hanno due alternative: 

- il pile antivento, che sia per costruzione o per associazione con una membrana, che risulta comodo e offre una discreta resistenza al vento
- abbinare al pile uno strato esterno isolante

Questa ultima soluzione è consigliata quando c’è molto freddo e vento. A tale scopo, consigliamo di usare un guscio impermeabile se si è in condizioni particolarmente avverse, come bufere di neve o temporali. 

Una soluzione ideale per climi più miti è rappresentata da capi unici realizzati in diversi materiali: all’interno sono caratterizzati da un pile morbido e confortevole, e all’esterno da un materiale microporoso che impedisce al vento di penetrare all’interno del corpo. 

Insomma, lo strato termico può determinare il successo della tua escursione. Ecco perché non devi mai sottovalutarlo!

Per aiutarti a scegliere i capi di abbigliamento più adatti a te, ti invitiamo a visitare il nostro negozio online e trovare l’abbigliamento termico per le tue escursioni!